ADOZIONI: VIE PER UN MONDO MIGLIORE - Riflessioni di Giovanni Scanagatta - UCID-Roma

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ADOZIONI: VIE PER UN MONDO MIGLIORE

Pubblicato da Giovanni Scanagatta in articolo · 31/12/2021 13:51:37
L’istituto delle adozioni può essere visto sul piano etico e morale e sul piano economico e sociale.

Sul primo punto di vista, ci piace ricordare l’Esortazione apostolica post-sinodale sull’amore nella famiglia di Papa Francesco, pubblicata nel 2016. Al punto 179 si legge: “L’adozione è una via per realizzare la maternità e la paternità in un modo molto generoso, e desidero incoraggiare quanti non possono avere figli ad allargare e aprire il loro amore coniugale per accogliere coloro che sono privi di un adeguato contesto familiare. Non si pentiranno mai di essere stati generosi. Adottare è l’atto d’amore di donare una famiglia a chi non l’ha”. E Papa Francesco prosegue: “Coloro che affrontano la sfida di adottare e accolgono una persona in modo incondizionato e gratuito, diventano mediazione dell’amore di Dio che afferma:” Anche se tua madre di dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai””.

Ma l’istituto delle adozioni ha anche importanti effetti sul piano economico e sociale.

Partiamo da alcuni dati. Attualmente la popolazione mondiale conta 7,85 miliardi di persone, rispetto a 1 miliardo del 1800. L’ONU prevede nel 2100 una popolazione mondiale di 10 miliardi. Dal 1800 ad oggi il tasso medio annuo di crescita della popolazione è stato di 0,94%. La previsione dell’ONU indica un tasso di crescita di 0,31% medio all’anno da oggi al 2100. Si tratta di tassi medi che nascondono la realtà mondiale fatta di aree con tassi di crescita della popolazione nulli o negativi e aree con tassi di crescita largamente positivi. Usando le parole di Papa Francesco, abbiamo pertanto aree con inverno demografico e aree con primavera demografica.

Tali risultati sono frutto dell’allungamento della vita umana dovuto al progresso scientifico e tecnico e della medicina che indicano ogni 10 anni un aumento di 3 anni della vita media. La dinamica demografica è stata storicamente influenzata dalle guerre e dalle malattie che in alcuni periodi hanno letteralmente decimato la popolazione.

I Paesi con alta crescita demografica sono quelli più poveri mentre quelli con dinamica demografica nulla o negativa sono quelli più ricchi. L’istituto delle adozioni potrebbe pertanto essere un potente fattore di riequilibrio e di giustizia sociale perché le famiglie ricche accoglierebbero i figli delle famiglie povere, evitando i rovinosi effetti migratori che abbiamo davanti a noi tutti i giorni, con perdite di vite umane anche di molti bambini.

Alla luce di questo quadro, sono pertanto del tutto incomprensibili le pesanti e costose procedure a cui si devono sottoporre le famiglie che desiderano adottare un bambino. Qui sono fortemente carenti le politiche fiscali a favore delle famiglie, soprattutto per quanto riguarda il nostro Paese. Le famiglie che adottano dovrebbero pertanto beneficiare di cospicue agevolazioni fiscali in relazione alla funzione sociale dell’adozione, favorendo una vera integrazione di popoli e di culture attraverso l’istituzione della famiglia.

L’ultima considerazione riguarda l’allungamento della vita media grazie al progresso scientifico e tecnico e della medicina. L’allungamento della vita media combinandosi al rallentamento demografico, consentirebbe il raggiungimento di un importante obiettivo: la stabilizzazione della popolazione mondiale. Si realizzerebbe più agevolmente quella cura della casa comune di cui parla Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’.
 
Giovanni Scanagatta

Roma, 31 dicembre 2021  


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